27 maggio 2009
Arriva la generazione dei «nativi digitali»
I bambini di oggi che crescono con l'elettronica avranno il cervello più sviluppato per certe facoltà e meno per altre. «Avranno attitudini multitasking sbalorditive, ma difficoltà a vivere le emozioni»
Fin da piccolissimi con il telefonino o con il telecomando fra le mani. Per non parlare della precocissima confidenza con i videogame. I bambini di oggi già all'asilo hanno capacità di decrittare icone su televisioni e computer. Come saranno una volta adulti?
«Dal 2000 circa in poi il genere umano ha subito un'ulteriore evoluzione. Dopo l'Homo sapiens sapiens è la volta della generazione dei nativi digitali. Una nuova umanità figlia di cellulari e videogiochi, che ha già un cervello diverso dal nostro» ha spiegato all'agenzia Adnkronos Salute Tonino Cantelmi, docente di psichiatria dell'Università Gregoriana di Roma e presidente dell'Associazione italiana psicologi e psichiatri cattolici. «Abbiamo esaminato un vasto campione di bimbi, nati a partire dal 2002. Concentrandoci sulle caratteristiche dei nativi digitali, figli della "generazione di mezzo" e nipoti dei "predigitali" - chiarisce lo psichiatra, che a questo tema ha dedicato un libro, «L'immaginario prigioniero» (Mondadori), scritto con la psicoterapeuta Maria Rita Parsi - Questi piccoli hanno un apprendimento più percettivo e meno simbolico, e sono dotati di abilità viso-motorie eccezionali. Una volta adulti - aggiunge - saranno spesso uomini e donne incapaci cioè di riconoscere le emozioni interne, ma abilissimi a rappresentarle». Inoltre saranno ragazzini e poi giovani «multitasking», capaci di utilizzare contemporaneamente vari mezzi tecnologici senza timore o paura.
SARÀ DIFFICILE «CAPIRLI» - Per la generazione dei nativi digitali, che in questi anni sono ancora sui banchi di materna ed elementare, «le emozioni non sono vissute, ma piuttosto rappresentate. Saranno abilissimi a tecnomediare le relazioni. E, naturalmente, comunicare con loro sarà difficile sia per la generazione di mezzo, che per i predigitali», prevede Cantelmi. Infatti l'uso di vari strumenti tecnologici fin da bambini attiva aree cerebrali differenti. E predispone a svelare senza fatica i segreti delle strumentazioni più high-tech. Tutti genietti del computer, dunque? «Non solo, questa generazione - racconta lo psichiatra - nasce con l'esperienza della democrazia dal basso. La pressione del gruppo di coetanei con cui si condividono le chiacchiere digitali sarà fortissima, e presto sulla rete si commenteranno eventi e avvenimenti, piccoli e grandi». Dall'uscita di un film in 3D, all'apertura del negozio sotto casa. Il futuro dei nativi digitali, secondo Cantelmi, è sempre più scritto nei blog. E la Rete «muterà per alimentare le passioni e i modi di socializzazione di questa generazione in crescita. Affamata di novità - conclude - e bravissima a sintetizzare con un'icona i suoi messaggi al clan degli amici», via mail su telefonini sempre più ricchi di applicazioni.
Da:"Corriere.it" - Corriere della Sera
Etichette:
Didattica,
Internet,
Psicologia,
Sociologia,
Tecnologia
20 maggio 2009
Una "Venere" di 35.000 anni fa
Risale ad almeno 35.000 anni fa la piccola scultura femminile in avorio di mammut ritrovata nella grotta di Fels (Hohle Fels), vicino alla cittadina di Schelklingen, nel Giura svevo, nella Germania sud-occidentale. Questa datazione della "Venere di Hohle Fels" indica che essa rappresenta uno dei più antichi esempi di arte figurativa del mondo. Per fare un confronto, la famosa "Venere di Willendorf", il più celebre esempio di scultura paleolitica, secondo le più recenti datazioni risale a 22-24.000 anni fa.
La scoperta è descritta in un articolo a firma Nicholas J. Conard, dell'Istituto di studi preistorici dell'Università di Tübingen, pubblicato su "Nature".
La datazione al radiocarbonio degli orizzonti stratigrafici nella cui prossimità è stata ritrovata la nuova Venere indica un periodo compreso fra i 31.000 e i 40.000 anni, e l'insieme dei dati stratigrafici la fanno attribuire agli albori del periodo cosiddetto Aurigniaziano. (Un orizzonte stratigrafico è un'interfaccia che indica una posizione particolare nella successione stratigrafica, dotata di caratteristiche tali da poterne seguire l'andamento laterale.)
La Venere di Hohle Fels era stata rinvenuta nel settembre 2008 a tre metri sotto l'attuale pavimento della grotta, a una ventina di metri dall'ingresso della caverna. Alta otto centimetri, la scultura appare ben conservata, pur mancandole il braccio sinistro.
La Venere di Hohle Fels si caratterizza per una serie di tratti molto originali che la distinguono dalle altre Veneri posteriori. La prima cosa che si nota è l'assenza della testa, al cui posto, al di sopra delle larghe spalle è scolpito un piccolo anello inciso. Le braccia sono corte con mani ben scolpite dalle dita chiaramente identificabili appoggiate sul ventre, appena al di sotto del prominente seno, mentre una serie di linee orizzontali tracciate su tutto il corpo richiamano la presenza di un vestito o un drappeggio.
Da:"Le Scienze"
La scoperta è descritta in un articolo a firma Nicholas J. Conard, dell'Istituto di studi preistorici dell'Università di Tübingen, pubblicato su "Nature".
La datazione al radiocarbonio degli orizzonti stratigrafici nella cui prossimità è stata ritrovata la nuova Venere indica un periodo compreso fra i 31.000 e i 40.000 anni, e l'insieme dei dati stratigrafici la fanno attribuire agli albori del periodo cosiddetto Aurigniaziano. (Un orizzonte stratigrafico è un'interfaccia che indica una posizione particolare nella successione stratigrafica, dotata di caratteristiche tali da poterne seguire l'andamento laterale.)
La Venere di Hohle Fels era stata rinvenuta nel settembre 2008 a tre metri sotto l'attuale pavimento della grotta, a una ventina di metri dall'ingresso della caverna. Alta otto centimetri, la scultura appare ben conservata, pur mancandole il braccio sinistro.
La Venere di Hohle Fels si caratterizza per una serie di tratti molto originali che la distinguono dalle altre Veneri posteriori. La prima cosa che si nota è l'assenza della testa, al cui posto, al di sopra delle larghe spalle è scolpito un piccolo anello inciso. Le braccia sono corte con mani ben scolpite dalle dita chiaramente identificabili appoggiate sul ventre, appena al di sotto del prominente seno, mentre una serie di linee orizzontali tracciate su tutto il corpo richiamano la presenza di un vestito o un drappeggio.
Da:"Le Scienze"
13 maggio 2009
La scienza si gioca on line
Un sito per divulgare la scienza dedicato ai bambini dai 6 ai 12 anni di età, dove materie politecniche come fisica, chimica, tecnologia, archeologia e scienze ambientali sono affrontate attraverso animazioni e quiz. PoliLab-Kids, questo il nome del progetto realizzato da Hoc-Lab del Dipartimento di elettronica e informazione del Politecnico di Milano, è il frutto di un lavoro multidisciplinare: i contenuti sono stati forniti dai docenti del Politecnico, dell’Istituto per i beni archeologici e monumentali del Cnr e dell’Università della Svizzera Italiana, mentre insegnanti della scuola primaria e secondaria hanno scritto i dialoghi dei personaggi protagonisti delle animazioni.
Utilizzando un linguaggio appropriato e accattivante, animazioni divertenti (ne sono disponibili oltre cento e si prevede di aggiungerne altre 200 entro il 2010) e curiosità, il sito si propone come uno strumento didattico complementare a quelli offerti dalla scuola. Dopo un periodo di sperimentazione che ha coinvolto circa 150 bambini, gli Uffici scolastici regionali e le Sovraintendenze agli studi delle province autonome hanno riconosciuto il valore educativo di PoliLab-Kids, siglando una convenzione con il Politecnico di Milano per favorirne la diffusione.
Al momento ci sono circa mille insegnanti e bambini registrati e l’accesso ai contenuti è gratuito. Da settembre, però, con l’inizio del nuovo anno scolastico le cose cambieranno e la registrazione prevederà un abbonamento. “Il Politecnico ha investito 200 milioni di euro per questo progetto e vogliamo capire se si tratta di soldi spesi bene, per un servizio che serve ai cittadini”, spiega Paolo Paolini, responsabile del progetto. “Il mondo della didattica è pieno di iniziative finanziate con fondi ingenti ma poi nelle scuole non vengono usate. Attraverso l’abbonamento avremo modo di capire se c’è interesse per il nostro lavoro e di conseguenza prendere delle decisioni, anche quello di chiudere perché non funziona”.
L’abbonamento potrà essere accesso dalle famiglie, per poche decine di euro all’anno, o dalle scuole che lo metteranno a disposizione di tutti gli insegnanti. I docenti, poi, avranno modo di estendere il loro accesso per 30 giorni anche a tutti gli alunni della classe. Il portale metterà a disposizione specifici percorsi didattici per affrontare in modo organico alcuni argomenti dei programmi scolastici e insegnanti e genitori potranno creare percorsi personalizzati per guidare la consultazione dei bambini.
Da:"Galileo On Line"
7 maggio 2009
G8 University Summit
A Torino si terrà il G8 University Summit, l'incontro tra i rettori delle università dei paesi appartenenti al G8 e di altri paesi. Dopo l'incontro dell'anno scorso, in Giappone, a Sapporo, quest'anno sarà dal 17 al 19 maggio, presso il Politecnico.
L'idea è quella di dare un ruolo di primo piano alle università come interlocutore preferenziale dei governi mondiali. E l'argomento guida sarà lo sviluppo sostenibile dell'economia umana, dello stile di vita globale.
Durante il Summit gli esponenti del mondo universitario mondiale, avranno la possibilità di discutere sul ruolo e il contributo dell’università nello sviluppo e sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale.
Interessante poi è che anche gli studenti, avranno la possibilità di partecipare direttamente alla discussione sullo sviluppo sostenibile al G8 University Students’ Summit, dedicato appunto esclusivamente agli studenti dei paesi del G8, l’8 e 9 maggio 2009 a Palermo.
I sindacati, partiti e associazioni studentesche che fanno parte del movimento nazionale Rete contro il G8 hanno annunciato nuove mobilitazioni per protestare contro il Summit.
Il programma di incontri, dibattiti, concerti e mostre contro il G8 dell’Università è già stato avviato presso Palazzo Nuovo, Facoltà di Lettere dell’Università di Torino, dove si protrarrà fino a venerdì 8 maggio, in attesa dell’assemblea nazionale dell’Onda di martedì 19 maggio.
L'idea è quella di dare un ruolo di primo piano alle università come interlocutore preferenziale dei governi mondiali. E l'argomento guida sarà lo sviluppo sostenibile dell'economia umana, dello stile di vita globale.
Durante il Summit gli esponenti del mondo universitario mondiale, avranno la possibilità di discutere sul ruolo e il contributo dell’università nello sviluppo e sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale.
Interessante poi è che anche gli studenti, avranno la possibilità di partecipare direttamente alla discussione sullo sviluppo sostenibile al G8 University Students’ Summit, dedicato appunto esclusivamente agli studenti dei paesi del G8, l’8 e 9 maggio 2009 a Palermo.
I sindacati, partiti e associazioni studentesche che fanno parte del movimento nazionale Rete contro il G8 hanno annunciato nuove mobilitazioni per protestare contro il Summit.
Il programma di incontri, dibattiti, concerti e mostre contro il G8 dell’Università è già stato avviato presso Palazzo Nuovo, Facoltà di Lettere dell’Università di Torino, dove si protrarrà fino a venerdì 8 maggio, in attesa dell’assemblea nazionale dell’Onda di martedì 19 maggio.
Iscriviti a:
Post (Atom)