11 marzo 2009

Staminali senza limiti


Il presidente Obama cancella il divieto, firmato Bush, di finanziare con soldi federali la ricerca sulle embrionali umane.

Un ordine esecutivo per revocare i limiti posti otto anni fa da George Bush ai finanziamenti della ricerca sulle cellule staminali embrionali umane e un memorandum per il direttore dei National Institutes of Health (NIH) per stabilire le linee guida che dovranno seguire le agenzie di ricerca nell'assegnazione dei fondi. Con queste due mosse Barak Obama ridisegna lo scenario mondiale della ricerca. I centri di ricerca statunitensi, infatti, sono fra i più avanzati nel campo della medicina rigenerativa, ma il divieto di assegnare fondi federali alla ricerca sulle embrionali umane, voluto da Bush nel 2001 e confermato nel 2007, ha limitato il numero di ricerche condotte da questi laboratori.

"Negli scorsi otto anni la ricerca in questo campo è stata limitata da azioni presidenziali. Lo scopo di questo ordine è quello di rimuovere queste limitazioni alla ricerca scientifica, di aumentare il contributo dato agli NIH per esplorare i campi di ricerca sulle cellule staminali, e in questo modo aumentare il contributo degli scienziati americani a nuove importanti scoperte e terapie di cui potrà beneficiare l'intera umanità", ha spiegato il presidente Usa davanti a una platea composta di politici e scienziati.

Nell'arco dei prossimi 120 giorni il capo dei National Institutes of Health dovrà redarre le linee guida per l'attuazione dell'ordine presidenziale secondo le direttive contenute nel memorandum: selezione dei candidati e dei progetti sulla base delle sole credenziali scientifiche, regole e procedure ferree per ogni agenzia, acquisizione a fini politici dei pareri scientifici solo se comprovati, eventualmente sottoposti a peer review, impegno a rendere pubblici i risultati della ricerca, impegno a preservare la ricerca e i suoi risultati da pressioni esterne. Rimane vietata la clonazione umana a fini riproduttivi.

Così Obama va avanti nel mantenere il suo programma elettorale. "Promuovere la scienza non significa solo mettere a disposizione delle risorse", ha detto Obama. "Ma anche proteggere la ricerca in modo che rimanga libera e aperta. Vuol dire consentire agli scienziati di fare il loro lavoro, senza pressioni e coercizioni, e ascoltare quello che hanno da dirci, anche quando non è quello che vorremmo, soprattutto in quel caso. Vuol dire assicurare che i dati scientifici non siano distorti o addomesticati a fini politici e che le decisioni scientifiche siano prese sulla base dei fatti e non delle ideologie".

Da:"Galileo on line"

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